Gay & Bisex
ricordi di cinema a luci rosse
di pirlino
08.12.2024 |
5.612 |
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"Lui continuava a stantuffarmi sempre con più foga, mi diceva che ero una grande puttana, mi eccitavo sentirmi dire quelle cose, ormai mancava poco a..."
Voglio raccontarvi alcune avventure avute nei cinema a luci rosse negli anni 80,.Ormai erano passati tre mesi dalla partenza del mio amore Marco che mi inculava tutti i giorni per trasferirsi all estero.
Il cazzo diritto, una voglia matta di dare e prendere un bel piolo duro, chiusi gli occhi e iniziai a segarmi, toccandomi spesso il forellino, pensavo a tutte le volte che lo avevo fatto con lui, quante, volte ci siamo inculati a vicenda, quanto sperma abbiamo bevuto, avevo preso una banana, per incularmi, ma tutto ciò non mi dava soddisfazione come volevo io, dopo un po’ non mi andò più di continuare, volevo un cazzo vero, ma dove trovarlo uno disposto a farsi ciucciare e magari a pomparti il culo?.
Mi ricordai dei cinema a luci rosse, pensai cosi' di prendere il treno e recarmi a Napoli centro. La stazione di Napoli sembrava non arrivare mai, guardavo sempre l’orologio ma poco meno di 20 minuti di viaggio ecco entrare nella stazione centrale.
Mi avviai all’uscita, mi trovai di fronte a me l'enorme piazza (GARIBALDI), dove vado? Mi chiesi.
M’incamminai per il marciapiede e con mia grande fortuna alla fine di quest’ultimo andai a cozzare proprio davanti ad un cinema a luci rosse, mi girai verso sinistra e anche lì ancora un cinema, su i due lati della strada due cinema porno.
Scelsi il primo, il cinema ARGO, mi tremavano le gambe, entrai, tutto rosso, feci il biglietto e m’incamminai verso l’entrata della sala.
Mi sedetti e iniziai a guardare il film, gli occhi si erano abituati al buio, girandomi spesso potei vedere dove avvenivano movimenti particolari, quando potei costatare che li stava accadendo qualcosa, mi alzai a mi avviai verso quel alto, non mi sbagliavo, lì diversi uomini si stavano toccando, segandosi, uno di loro mi notò e allontanandosi mi raggiunse tenendosi in mano il cazzo, me l’offrì, allungai la mano e mi trovai il cazzo bello duro nel palmo della mano, mi disse.
" Ti piace il mio cazzo, vieni seguirmi, qui ci sono troppe persone".
Senza dire nulla lo seguii, entrammo in un bagno, inizialmente ebbi un attimo di esitazione, stavo entrando in un bagno con uno sconosciuto, ma la voglia di cazzo mi convinse a entrare.
Una volta lì quel signore, molto gentile si presentò dicendomi il suo nome, indossava un vestito, giacca e cravatta.
"Sei nuovo, non ti ho mai visto qui"."Sì, è la prima volta che vengo",
"Ti ho notato subito, mi sono detto questo deve essere un bel verginello"."In un certo qual modo si".
"Non aver paura, stiamo qui solo per divertirci". M’invitò a sedermi sul water ma aimè era parecchio sporco, lui mi porse il giornale che teneva sotto il braccio dicendomi di metterlo sul bordo della tazza.
Mi sedetti, nel frattempo si era calato i pantaloni, notai che doveva essere molto frequentatore del cinema, difatti prima di abbassarsi i pantaloni aveva fatto una piega nella parte sopra le scarpe, per fare in modo che non toccassero per terra.
Avvicinò il cazzo alla mia bocca e senza esitare lo presi iniziando a leccare e succhiare, era il mio primo pompino da quando Marco era partito, chiusi, gli occhi pensando che fosse il suo cazzo, lo pompai con molta esperienza acquisita, leccavo spesso anche le palle, belle gonfie, poco dopo mi disse di rallentare altrimenti sarebbe venuto subito.
Poco dopo mi fece alzare e mi aiutò ad abbassarmi i pantaloni, il mio cazzo era abbastanza duro, mi fece salire sul water e me lo prese in bocca, ci sapeva fare, spesso sentivo un dito giocare con il mio culetto, poco dopo prese della saliva dalla bocca con due dita e me le portò al culetto, sentii un dito entrarmi contemporaneamente mi pompava il cazzo.
Fantastico, ci sa fare, dopo un po’ mi chiese se mi andava di prenderlo, accettai, mi fece scendere e messo a 90° mi allargo le chiappe e puntò il cazzo al buchetto, cercai di rilassarmi il più possibile, ma quando sentii poggiare il cazzo mi venne di alzarmi come se non volessi, poi ritornai di nuovo in quella posizione e lentamente poggio il cazzo chiedendomi se ero pronto, annuii con la testa.
Incominciò a strofinare il cazzo sul mio buco, ci sputò diversa saliva, incomincio a massaggiarmi con il suo membro, segno che era una persona molto esperta, poco dopo non vedendo che non me lo dava lo incitai a mettermelo dentro, nulla cercava di lubrificarmi nel migliore possibile, pensava di farmi male, momenti d’intenso piacere stavo provando, un’attesa interminabile, sentirmi quel cazzo strusciare sul culetto e non penetrarmi mi faceva eccitare come una bestia, lo volevo dentro.
Mi disse di rilassarmi, difatti subito dopo iniziò a premere il cazzo all’ingresso, mi sentii aprire, il glande era entrato, forse ci rimase male quando vide che entrò senza molta fatica, diede un colpo di reni infilandomelo tutto dentro.
Accusai il colpo, un leggero dolore mi prese, lui da esperto rimase fermo con tutto il cazzo dentro. Poco dopo incominciò a sbattermi tenendomi per i fianchi, usciva e subito dopo mi penetrava con vigore, ormai eravamo partiti in una bellissima inculata, lui mi stantuffava il culo con colpi sempre ben decisi.
Stavo incominciando a eccitarmi per davvero, il cazzo mi stava crescendo, quel contatto del suo corpo sul mio culetto, che erano diventate colpi ben precisi, mi stavano portando al massimo dell’eccitazione . lo incitai a darmelo sempre più forte, lo tirò fuori del tutto e in quell’attimo mi sentii vuoto, ritornò subito infilandomelo in profondità questa cosa la ripeté per molte volte, era la sensazione che provavo, era incontenibile, ogni volta che lui lo spingeva tutto dentro di me lo sentivo fin dentro la pancia procurandomi un’eccitazione enorme.
Lui portò una mano al mio cazzo e costatò che ero in tiro, lo strinse e prese a segarmi, m’inculava e nello stesso tempo mi segava, mi sussurrò all’orecchio che stava per venire.
Ebbi un attimo di panico, dentro non volevo farlo venire, avevo paura, già avevo acconsentito a farmi inculare senza preservativo, ora non volevo che mi venisse dentro, forse mi lesse nel pensiero e sfilò dal mio buchetto il cazzo, dicendomi di girarmi e sedermi di nuovo sul Water, capii che voleva venirmi in bocca, masturbandosi lo avvicinò alla mia dicendomi se mi andava di aprirla, acconsentii a patto che fossi io a menarlo, non stava nella pelle, lo strinsi, e un paio di colpi di mano accompagnati dalla lingua mi schizzo in bocca e sulla faccia, arrivarono un paio di potenti spruzzi, ne seguirono altri, alla fine mi trovai quasi tutta la faccia imbrattata, ripresi in bocca, lo leccai ma aimè non mi andò di ingoiarlo, mi girai di lato e lo sputai a terra, ritornai a leccarlo ripulendolo per bene.
Tenendomi la testa tra le mani prese a scoparmi in bocca, man mano sentivo che andava sempre più perdendo il vigore.
"Ora tocca a te venire", mi disse. Mi alzai e fattomi tornare come prima, in piedi sul water me lo prese in bocca, iniziò un pompino, sentivo succhiarmi con una ventosa, tentai di fargli capire che stavo per esplodere, ma lui da buon esperto se ne era già accorto, serrò le labbra attorno al cazzo portandomi a un’esplosione di godimento fenomenale, gli inondai la bocca di sperma caldo, con mia grande meraviglia ingoio fino all’ultima goccia, ridandomi un cazzo ripulito come se fosse stato lavato.
"Sei stato grande" mi disse, "nonostante sei giovane, hai già un bel bagaglio di esperienza vero?"
"Si abbastanza, ma grazie per come mi hai inculato e come hai ingoiato tutto il mio cazzo, ne avevo davvero bisogno".
Ci rivestimmo, lui uscì per primo, poco dopo lo seguii, ci salutammo sperando di rincontrarci di nuovo.
Uscii dal cinema soddisfatto per com’era andata a cosa, mi recai in una pizzeria a mangiare, e sedendomi al tavolo, guardando fuori vidi il cartellone pubblicitario dell’altro cinema, il titolo era invitante, “LUI LEI E IL TRANS”, ormai ero lì, ancora era presto per tornare a casa, finii di mangiare e m’incamminai verso il cinema.
Una volta in sala, rimasi a fissare la scena che era proiettata, in sostanza, stava facendo un trenino, il trans inculava la donna e l’uomo lo dava nel culetto del trans, gli occhi non si erano ancora abituati al buio della sala, camminavo costeggiando le ultime file di sedie.
Mi fermai a vedere il film, poco dopo mi sentii toccare, il cazzo stava crescendomi dentro i pantaloni, una mano esperta mi stava palpando il cazzo, in un baleno il cazzo era duro, quando tirò giù la lampo liberando il cazzo ormai duro, con veloce movimento se le prese tutto in bocca, sembrava un aspirapolvere, succhiava e leccava, tentai di allontanarlo ma aimè fu inutile, esplosi tutto lo sperma nella sua bocca, fu grandissimo.
Una volta finito il cazzo stava ritornando a riposo, se lo tolse e vidi che sputò il contenuto a terra. Mi porse un fazzolettino, mi ripulii e mi allontanai.
Non mi andava di uscire come avevo fatto prima nell’altro cinema, mi sedetti e mi misi a vedere il film, genere trans mi attizzava, ne avevo visto solo in fotografia.
Spesso girandomi attorno capii qual era l’approccio per prendere cazzi, difatti bastava sedersi all’ultima fila e chi voleva farsi leccare, si metteva in piedi come avevo fatto io prima, a me era successo per una casualità, invece quella era la regola, ci pensai un po’ e dopo decisi di provarci.
Andai a sedermi all’ultima fila quasi coperto da una colonna, da lì a poco arrivò il primo, ormai gli occhi si erano abituati al buio, proprio mentre stavo iniziando a palparlo finì il primo tempo, accendendosi le luci in sala. Lui si allontanò e potei vedere che era un ragazzo pressappoco della mia età.
Fortunatamente non ci volle molto a iniziare il secondo tempo, trascorsero neanche cinque minuti che vedo avvicinarsi di nuovo quel ragazzo, allungai la mano e con mia meraviglia trovai aperta la patta, infilai la mano e il cazzo era già fuori dalle mutande, lo strinsi, lo feci uscire del tutto e iniziai a segarlo, lui mi portò una mano sulla testa, voleva che lo prendessi in bocca, lo feci e iniziai a succhiare mettendoci tutta l’esperienza che avevo acquistato con i tanti cazzi avuti, diventò duro come il ferro, dopo un po’ gli dissi di abbassarsi e gli proposi di incularmi magari andando in bagno, lui mi rispose dicendomi se mi andava di prenderlo in culo dovevamo farlo lì dietro la colonna.
Acconsentii anche perché data l’ora in sala eravamo in pochi, scavalcai la fila di sedie e mi abbassai i pantaloni e mutande, mi poggiai sulle sedie e tenendomi le chiappe allargate lui puntò il cazzo al forellino, dopo vari tentativi, iniziò a entrarmi, maledettamente proprio ora che mi stava quasi tutto dentro esplose, lo tirò subito fuori ma un po’ di sperma mi era arrivata dentro, m’inginocchiai prendendolo in bocca finendo di farlo eruttare, questo, come se fosse stata colpa mia che era venuto subito mi scansò e rimessosi a posto i pantaloni, se ne andò. Decisi cosi di andarmene anche io, ma ci ritornai dopo solo 3 giorni. Infatti ero diventato esperto della sala sapevo dove dispormi se volevo fare pompini, in special modo sedendomi in una precisa poltrona dietro ad una colonna.
Neanche il tempo di sedermi che già si avvicino' il primo uomo, apri' la patta e tiro' fuori il cazzo, molte volte lo facevo io, mi eccitava molto aprirla e liberare il cazzo, a volte restavo deluso dalle dimensioni, altre mi esaltavo, specie una mattina un ragazzo poco più grande di me, gli liberai un cazzo tutto curvo, durissimo, stando seduto, bastava sporgermi di lato e riuscivo ad accoglierlo in bocca, iniziai a pomparlo come piaceva a me, e in pochi minuti mi allontanò la testa e spruzzo tutto il contenuto per terra, mi avvicinai e gli passai la lingua, ma come succedeva sempre come raggiungevano l'orgasmo, si allontanavano e rimettendosi il cazzo dentro e se ne andavano.
Trovai un signore questo con la S. maiuscola, mi chiese se mi andava di fargli un pompino, gli proposi se gli andava di farlo in bagno, mi rispose che preferiva stare in sala, allora lo tirò fuori, aveva un cazzo di normali dimensioni, iniziai a leccarlo, ma non so che mi prese, stando di lato, la gamba destra mi premeva sul pacco, mentre pompavo quel movimento mi fece raggiungere un’erezione da sballo quasi a venirmene senza toccarmi, pompavo come un forsennato, a un certo punto mi fermo, gli chiesi se non gli piaceva come lo pompavo, mi rispose che ero eccezionale solo che stava sul punto di venire, gentilmente mi stava avvertendo dell’imminente sborrata, fui così felice del rispetto che mi prestava, ripresi in bocca e continuai a succhiarlo, quando mi sentii invadere la bocca serrai le labbra, e presi tutto, una volta finito, lo liberai, tenevo la bocca piena di sperma, non volli ingoiarla, era pur sempre uno sconosciuto, allora mi abbassai e la sputai per terra, ritornai a leccarlo, ricevetti tanti complimenti, neanche una donna gli aveva mai fatto un pompino come il mio, mi ringraziò tante volte e se ne andò.
Purtroppo quel cinema stava diventando un luogo poco piacevole, era pieno di travestiti che si prostituivano solo per soldi, iniziai ad avere paura, forse perché gli rubavo i clienti, decisi di cercare altre sale.
Girando serpe nella zona mercato, scoprii un nuovo cinema, a differenza dell’altro era un vero teatro con platea e loggioni, erano tre piani .
Spaesato, mi recai al piano di sopra e li iniziai a vedere movimenti che mi attiravano.
Una volta capito come funzionava, impaziente aspettavo di trovare un bel cazzo, non ci volle molto, un ragazzo dalla carnagione marrone, forse un brasiliano o un tunisino, sta di fatto che quando lo palpai da sopra ai pantaloni rimasi attirato dal suo pacco. Volle portarmi subito in bagno, avevo un po’ di paura, entrati, chiusa la porta e aperta la patta mi presentò un cazzo da urlo, neanche nelle riviste porno lo avevo visto, lungo e largo, mi spaventai ad affermare la verità, pensai questo mi romperà davvero il culo, mi sedetti sul Water a differenza dell’altro cinema questo era pulito per bene, lo scappellai e con la lingua presi a leccare, da un lato mi faceva paura ma da un altro mi invogliavo a continuare, pensai quando mi si presenta un’altra occasione del genere, aprii al massimo la bocca e me lo feci entrare, lo pompai come piaceva a me, a lui gli piaceva come lo leccavo da come mi incitava e mugolava, poco dopo mi disse di alzarmi, fu lui a sbottonarmi il pantalone ed a tirarlo giù insieme alle mutande, quando vide che indossavo un perizoma, mi disse che ero fantastico, si inginocchio e facendomi girare prese a leccarmi il culetto, cazzo questo ci sa fare davvero, mi teneva larghe le chiappe e mi insinuava la lingua nel forellino, mi sentii invadere dal quest’ultima, con una mano mi menavo il cazzo che mi stava diventando duro, poco dopo si alzò e mi chiese di rilassarmi, gli dissi di fare piano, prima mi infilo due dita, io ci misi molta saliva e poco dopo puntò il cazzo.
Quando mi sentii premere volevo fermarmi, la paura di farmi male era troppa, gli dissi di aspettare ancora un minuto, mi girai e chinatomi, lo presi di nuovo in bocca, contemporaneamente mi allargai il buchetto con le dita, riuscii a farmene entrare quattro, quando sentii che era abbastanza elastico, il suo cazzo lo avevo riempito di saliva, gli dissi di provare a incularmi lentamente, ritornai a 90°, mi allargo le chiappe e senza prenderlo in mano, me lo poggio sul buchetto, iniziò a spingere, strinsi i denti e lentamente prese a farsi largo dentro di me, stava entrando, lo tirò fuori di nuovo raccolse la saliva che stava colandomi sulle palle, puntò di nuovo il cazzo e con immenso piacere mi entrò, sentii il bruciore, ma non volli fermarmi, pensai sempre quando mi capiterà un’altra occasione, lentamente era quasi tutto all’interno del culetto, prese a muoversi, ormai era fatta, con mio stupore ero riuscito a prendere quel meraviglioso cazzo, iniziò un avanti e indietro, era bello, il bruciore non lo sentivo più, ma al contrario mi stavo eccitando come una cagna in calore, a differenza di altre volte il mio cazzo stava indurendosi, mentre mi gustando quel cazzone, lo tirò fuori, mi disse che dovevo mettergli il preservativo, per la foga non ci avevo pensato, ne tirai fuori dalla tasca uno e gli infilai la protezione, fece fatica a farlo entrare, ma alla fine quel cazzone era imprigionato nel preservativo, ripresi la posizione di prima, cercando di allentare il più possibile il muscolo anale ricevetti di nuovo il cazzone, con mia meraviglia, mi ero già preparato a riprovare quel bruciore, invece questa volta forse l’unto del preservativo aiutò il cazzo a scivolare meglio, difatti non accusai nulla, ma stavo solo iniziando a eccitarmi davvero, lui mi sbatteva con colpi ben messi, riuscì a reggermi con una sola mano, con l’altra la portai al mio cazzo, presi a segarmi, mi chiese se mi piaceva, altro che risposi, mi stai facendo impazzire, allora lui aggiunse che ero il primo che aveva preso il suo cazzo nel culo, gli altri quando lo vedevano si rifiutavano a farsi inculare gli facevano solo un pompino, gli dissi che un cazzo come il suo meritava di entrare nel mio culetto, ormai la via era fatta, il culetto si era adattato a quel meraviglioso cazzo, e ancora una volta restavo meravigliato dall’erezione del mio cazzo.
Lui continuava a stantuffarmi sempre con più foga, mi diceva che ero una grande puttana, mi eccitavo sentirmi dire quelle cose, ormai mancava poco a raggiungere il culmine del piacere, esce dal mio culo, con un gesto mi fa capire che vuole venirmi in faccia, mi giro, gli tolgo il preservativo e lo prendo in bocca gli faccio un pompino e contemporaneamente sego il mio cazzo.
Quando sta per venire, lo allontana dalla mia bocca e sborra imbrattandomi la faccia, avrei voluto farmelo venire in bocca, lo leccai, mi alzai e lo presi in mano passandomelo ancora sul culetto, con l’altra mano presi il mio cazzo e mi segai, lui m’incitava, sentirmi passare il cazzo in mezzo alle gambe mi fece venire, sborrai con violenti spruzzi imbrattando le pareti del bagno, lui mi sussurrò all’orecchio che ero stato grande, gli risposi che lui era stato grande, ci ripulimmo e una volta rivestiti uscimmo, ci salutammo con un bacio sulla guancia, mai come quella volta mi sentivo eccitato e appagato, con il culetto indolenzito ritornai in sala dove feci altri due bei pompini a due vecchi arrapati, poi mi avviai verso la stazione della circum per prendere il treno di ritorno.
Seduto in treno, cerco di rivivere quell’esperienza fenomenale, non potevo crederci ero riuscito a infilarmi nel culetto quel bestione, la cosa mi portò a eccitarmi, nonostante avessi sborrato, appena a casa, dovetti chiudermi in bagno e segarmi di nuovo, passai la mano sul forellino e con mio immenso piacere notai che era ritornato stretto, infilai un dito prima di avermelo passato in bocca e insalivato, mentre m’inculavo con il dito chiusi gli occhi e m’immaginai quel cazzone che mi stesse prendendo, venni ancora una volta, raccolsi quel poco di sperma che mi era uscito e me lo portai in bocca, lo assaporai ingoiandolo, sentirmelo scendere in gola mi fece un effetto di eccitazione. Inutile dire che ritornai in quel cinema altre volte ma mai incontrato di nuovo quel bel cazzone.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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